martedì 30 novembre 2010

E ci abbiamo voluto provare... Torta decorata su due piani: errori da NON commettere

Si è presentata un'occasionale speciale, la nascita di Federico!! Io, subito, ho voluto omaggiare i suoi genitori con un dolce eccezionale. Mica mi accontento di andare a comprar un body, una tutina...
NOOOOO, per carità...troppo semplice!
Ed eccomi qui a spiegarvi cosa NON dovete assolutamente fare in caso anche voi avreste questa malsana idea, cioè quella di progettare una torta su più piani.
L'aspetto non era dei migliori e alla fine si è scatafasciata durante il tragitto per arrivare da Federico... AIUTOOOOOOOO!!! Errore ingegneristico-strutturale!!!
Per fortuna, però il gusto era ottimo... almeno quello!
Qual è, quindi, l'errore da non commettere: pensare di poter appoggiare una sull'altra due torte e che questo non comporti un abbassamento (o disfacimento totale!!!) del piano sottostante...
Infatti, dopo aver fatto il guaio, ho scoperto l'acqua calda, cioè che si devono inserire dei supporti in maniera tale che il piano superiore non appoggi direttamente su quello inferiore. Certo che la ricerchina on the web me la potevo fare anche prima di collezionare un'altra brutta figura, ma non sarei stata io!
Questi supporti sono una sorta di piccoli tubi che si tagliano a lunghezza desiderata dopo averli inseriti al centro della torta di base. Nei negozi specializzati si trovano quelli professionali, ma ho scoperto che c'è chi se li costruisce in casa col cioccolato, chi usa gli stecchini da spiedino, chi i rotoli della carta forno... Insomma, fantasia a non finire! se ne volete sapere di più, date un okkio su Cookaround.
ECCOLA!!!
Cominciamo con una foto della decorazione sul top della torta, che è stata la cosa meglio riuscita! Ho fatto dei fiorellini rosa e delle calle... Le calle erano almeno somiglianti, i fiori rosa, sono fiori che  ..mmmm...non esitono in natura!:P
Ho usato Cioccolato plastico bianco colorato con qualche goccia di colorante liquido rosa per i fiori, cioccolato plastico fondente per i rami (si!! sono rami quei cosi marrone scuro!!!) e cioccolato plastico bianco colorato di verde per le foglioline. Le calle e il rivestimento delle torte invece sono stati fatti col fondente. Prima o poi, mentre faccio il cioccolato plastico, con l'apprensione che non mi riesca, mi ricorderò di far le foto e quindi postare la ricetta nel blog... nel frattempo, per conoscere cos'è e come si fa, sempre cookaround docet. Il cioccolato plastico è veramente fantastico, perchè, oltre a dare la possibilità di modellare vari soggetti, soprattutto se si ha più talento artistico della sottoscritta, è molto buono da mangiare, a differenza di qualsiasi altra decorazione che solitamente ha un gusto prettamente zuccheroso-stucchevole. Inoltre questa ricetta che vi ho consigliato non prevede l'uso dello sciroppo di glucosio, che, se non si ordina su internet, è un po' difficile da reperire.
Il fondente usato invece per le calle e per rivestire le torte, l'ho comprato a Londra... ognuno ha i suoi gusti in fatto di suovenir...
Al supermercato io non l'ho mai visto, in casa non l'ho mai fatto, ma, in realtà, vi consiglio di usare MMF per ricoprire le torte: è più buono, e molto più elastico e facile da utilizzare, insomma, è meno probabile che la torta venga con dei rattoppi!!
Ecco, qui sopra la torta l'avevo appena montata e già si può vedere l'inizio dell'implosione dovuta alla mancanza di supporti alla base.
Dicevo, che il sapore era ottimo. Ho usato del pan di spagna al cacao montato al burro, di Luca Montersino. Per bagnare il pan di spagna del latte zuccherato con sciroppo liquido al 70%.
Ho farcito ogni torta con due strati di crema, uno con chantilly alla nocciola e uno con crema rocher, sempre scoperta su cookaround a cui ho apportato qualche modifica.
Che altro posso consigliare sulle torte a due piani? Dovrete preparare le decorazioni, le creme, il pan di spagna, le coperture. Dovrete smontare il frigo per farcela entrare e il trasporto vi farà sudare 7 camicie...
Se proprio decidete di farla, abbiate pazienza!

venerdì 26 novembre 2010

Pan di Spagna al cacao di Luca Montersino (ricetta classica con burro)

Quando facevo il pandispagna al cacao, non ero mai soddisfatta... questo prima di cucinarlo seguendo ricetta e consigli di Luca Montersino. Morbido, mai secco, eccezionale... ma come si farebbe senza Luca!!!!

INGREDIENTI 
per una tortiera di 22/23 cm di diametro

- 230 gr di burro
- 100 gr di zucchero a velo
- 12 gr di lievito per dolci
- 50 gr di cacao amaro
- 185 gr di tuorlo d'uovo
- 200 gr di farina 00
- 100 gr di zucchero semolato
- 220 gr di albumi
- vaniglia

Preparazione
Quando preparo dei dolci col robot da cucina che prevedono la montatura degli albumi, di solito, per non stare a lavare ciotole e frusta due volte, comincio sempre da lì: monto gli albumi, che montano solo se tutti gli attrezzi sono puliti, e metto da parte e poi nella stessa ciotola e con la stessa frusta procedo con le altre preparazioni. Se voi avete il frullino elettrico o fate tutto a mano, naturalmente l'ideale è montare gli albumi solo quando servono.
Detto questo io procedo con gli albumi che devono montare coi 100 gr di zucchero semolato. Montersino consiglia sempre di non montarli durissimi, poichè a contatto con gli altri ingredienti che hanno diversa consistenza, potrebbero smontarsi con più facilità. Diciamo che devono avere una consistenza cremosa, morbida ma comunque areata. La seconda montata è quella dello zucchero a velo col burro, che deve essere morbido. Se ho dimenticato di tirarlo fuori dal frigo qualche ora prima, lo metto per qualche secondo al microonde!
Quando il burro e lo zucchero si saranno ridotti ad una crema, resistendo al forte impulso di spalmarne almeno un po' su una fetta di pane tostato, aggiungete a filo i tuorli, cioè aggiungete un tuorlo alla volta e non versate il successivo se non vedete che il precedente non è completamente amalgamato alla massa di burro e zucchero. Quando avrete finito di versare tutti i tuorli, otterrete una massa molto spumosa.
In una ciotola poi, setacciate la farina, il cacao e il lievito e mischiateli insieme. Bene, adesso vi ritroverete con una massa di uova, burro e zucchero, una di albumi e zucchero e un mix di farina, cacao e lievito.
Aggiungete metà del mix di farina, cacao e lievito alla massa di burro, amalgamate dall'alto verso il basso per non smontare tutto e procedete con l'altra metà rimasta. Infine aggiungete gli albumi montati, sempre procedendo metà per volta.
Versate il composto in una tortiera imburrata e leggermente infarinata ed infornate a 160°C, naturalmente in forno già caldo. Per un pan di spagna così alto ci vorranno almeno 40/50 minuti in forno ventilato... Prova dello stecchino come sempre prima di sfornare.






Ed eccolo una volta cotto il nostro pan di spagna al cacao... ottimo per confezionare torte a due strati, perchè viene ALTISSIMO.

lunedì 22 novembre 2010

Crema chantilly alla nocciola e crema "ferrero rocher"

Questo post serve a consigliarvi queste due farciture veramente ottime!!!
La prima è la crema chantilly alla nocciola. Io vado pazza per questa crema! Per farcire i bignè per esempio è ottima.
L'unica cosa che vi serve davvero per farla, è il cutter, il tritatutto.
Vi servono delle nocciole sgusciate e tostate. Mettetele nel cutter con un cucchiaino di zucchero, meglio se sono tiepide. Avviate il cutter e vedrete prima le nocciole trasformarsi in farina e poi in crema. Questa è la maniera casalinga per ottenere la pasta di nocciole, ingrediente usato appunto per aromatizzare alla nocciola i dolci. Naturalmente la pasta di nocciole industriale assomiglia molto ad un olio, mentre quella fatta in casa risulterà leggermente granulosa, farinosa, ma cmq buona e genuina. La pasta di nocciola così ottenuta è da aggiungere ad una semplice chantilly, prima della panna, quando la crema pasticciera è ancora calda, così da amalgamare bene i due composti.
Non vi so dare le dosi esatte!!! sorry, di solito vado ad occhio... o meglio, quando mi sono scocciata di schiacciare noccioline decido che è sufficiente!
Mentre la crema "rocher" che sul web viene chiamata "simil ferrero rocher" è una vera goduria del palato!
é buonissima per farcire delle torte al cioccolato, ma messa nei bicchierini è un ottimo dessert da fine pasto! Su cookaround, dove l'ho scovata, ho visto che la ricetta prevede addirittura la panna da cucina uht....ggggrrrrr ...
Io l'ho fatta sciogliendo la nutella, molta nutella, con qualche cucchiaio di crema pasticciera, giusto per dare più cremosità, e della panna fresca montata e, naturalmente, un pacco di wafer alla nocciola sbriciolati. Non vi posso dire cos'è!!!!!!!

martedì 9 novembre 2010

Strudel di mele

Lo strudel di mele è uno di quei dolci che ho sempre pensato di fare ma che, alla fine, non facevo mai!
Un giorno mi sono ritrovata il frigo sovraffollato di mele e così ho preso l'occasione al volo!
La ricetta l'ho presa su Giallo Zafferano, però devo dire che non mi ha entusiasmato... non so se sia normale che lo strudel di mele sia così poco dolce e così pieno di burro!!! Non so, insomma se è la ricetta che non mi è piaciuta o semplicemente non  mi è piaciuto lo strudel.
Aspetto notizie e consigli dai miei lettori! se per esempio mi consiglierete una ricetta per voi migliore, sarò felice di provarla e, naturalmente, magnarla!

INGREDIENTI
per 2 grandi strudel


per l'impasto base
- 100 ml di acqua tiepida
- 250 gr di farina
- 2 cucchiai di olio
- un pizzico di sale
- un uovo

per il ripieno
- 100 gr di burro
- 150 gr di pan grattato
- 1,5 kg di mele golden
- 50 gr di pinoli
- 100 gr di uvetta sultanina
- 4 cucchiai di rum
- 120 gr di zucchero
- la scorza di un limone
- 2 cucchiaini di cannella in polvere
- 100 gr di burro liquefatto

Preparazione
Per prima cosa preparate l'impasto amalgamando tutti gli ingredienti. Otterrete una palla d'impasto liscia ed elastica che dovrà riposare mentre voi procederete con il resta della preparazione. Laciatela riposare coperta da una ciotola tiepida, dove, quindi, avrete tenuto dell'acqua bollente per qualche minuto.





Poi, armatevi di pazienza e sbucciate tuuuutte le mele, tagliatele a fettine sottili e mettetele in un recipiente capiente. Aggiungete i pinoli, l'uvetta, il rum, lo zucchero, la scorza del limone e la cannella. amalgamate per bene e mettete da parte.






In una padella fate sciogliere 100 gr di burro e tostatevi dentro il pan grattato.








e adesso son ca...voli amari. Vi tocca stendere la pasta (dopo averla divisa in due parti uguali) in una sfoglia sottilissima. Vi dovrete aiutare  stendendola su di una canovaccio infarinato. Vi devo dire quanti buchi ho dovuto pinzare? o quante volte mi si è appiccicata al telo? vabbè, omettiamo...
Alla fine ci riuscirete cmq!! dovete dargli la forma di un rettangolo bello lungo.
Spennellate col burro fuso e ricoprite con una metà del pangrattato che avevate fatto tostare in precedenza. e poi riempite con metà del composto di mela e arrotolate il tutto aiutandovi col canovaccio.
Chiudetelo per bene, anche i bordi, riportando i lembi e le chiusure tutte verso il basso

Naturalmente dovrete ripetere tutte le operazioni descritte sopra per fare l'altro strudel. Eccoli qui a lato i due strudel!!
Metteteli su una placca da forno rivestita di carta da forno e inondateli (O_O) col burro fuso rimasto.






Infornate a 200 °C per 40 minuti circa o finchè lo strudel non avrà un bel colore dorato.








Una volta sfornati gli strudel cospargeteli abbondantemente di zucchero a velo. Sappiate che sono immaneggiabili, perchè non appena li toccate, si frantuma tutta la sfoglia!!







Si serve tagliato a fette, naturalmente, e tiepido.









Direi che dall'entusiasmo che ci ho messo nella descrizione dei vari passaggi per la realizzazione di questa ricetta, se c'era qualcuno che aveva voglia di cucinarsi lo strudel, sicuramente gli è passata!!!
Sorry, ma credo che sia un lavoro troppo grande per una ricompensa troppo piccola in gusto...
Se siete alla ricerca di una ricetta semplice e gustosa con le mele, vi consiglio la mia torta di mele, che oltretutto è senza burro ma morbidissima: mangiata tiepida affondandola in un bicchier di latte freddo è una vera goduria!

venerdì 5 novembre 2010

Basbusa... credo si scriva così

Chi mi segue da un po' saprà che per qualche mese ho bazzicato nella cucina di un ristorante vero per uno stage.
Alla fine mi sono ritirata perchè ero un po' stanca di lavorare gratis e anche perchè, devo ammettere, che quello che potevo imparare da quella esperienza in un paio di mesi cominciava a diventare ripetitivo e poco istruttivo. Così me ne sono andata per la mia strada, naturalmente riconoscente verso tutte quelle persone che hanno sopportato pazientemente tutti i miei errori e che mi hanno comunque dato questa possibilità e insegnato molto.
Allora, ho cucinato un dolce egiziano perchè lo chef, che era egiziano, una volta me ne aveva parlato come di un ricordo infantile... e allora, io, commossa, prima di andar via definitivamente, gliel'ho preparato.
Ma, cari lettori... dopo averlo assaggiato, mi è uscito dalla bocca solo un:"OH MIO DIO!" ma solo dopo che la gola ha finito di pizzicare e i denti si erano ripresi dallo shock diabetico.
Eh si, perchè è un dolce, in assoluto. DOLCE.
Del resto, credo sia tradizione di questi paesi apprezzare dei gusti così stucchevoli in fatto di pasticceria... cioè, robe che ti carii i denti solo a guardarli.
Ci tengo a sottolineare che non sono io che ho fatto male il dolce, ma è proprio così e lo chef ha confermato dicendo che era proprio quello il sapore. Lui ne è era entusiasta... per tutti quelli che hanno gli stessi gusti o che, forse, ripensano con nostalgia ad una vacanza in Egitto dove hanno degustato questo dolce tradizionale apprezzandolo, eccovi la ricetta!!
Ricetta che ho scelto tra le tante sul web. L'originale la trovate qui.

INGREDIENTI

- 300 gr di semolino
- 200 gr di zucchero
- 25 gr di farina di cocco
- 50 gr di miele
- 100 gr di latte

per lo sciroppo
- 200 gr di zucchero
- 300 gr di acqua
- 75 gr di miele

Preparazione

Prima di tutto, preparate lo sciroppo, mettendo in un pentolino l'acqua, il miele e lo zucchero. Fate bollire a fuoco basso fino a quando non otterrete uno sciroppo dalla tipica densità.











Mettete nell'impastatrice il semolino, la farina di cocco, il miele e lo zucchero. Impastate versando a poco a poco il latte usando la foglia. Otterrete un impasto molto simile a quello degli gnocchi alla romana, proprio come dice l'autrice di questa ricetta nel suo blog.






Versate il composto ottenuto in una tortiera da 22 cm di diametro rivestita di carta forno ed infornate a 190 °C per una mezzoretta.
Appena sfornate versate lo sciroppo sulla torta che lo assorbirà tutto.






Quando si sarà completamente raffreddato potrete toglierlo dallo stampo e porzionarlo.
Si serve in piccole quantità: un quadratino è più che sufficiente, perchè di più arriverebbe a disgustare a causa del sapore molto dolce.
Da conservare rigorosamente coperto da pellicola perchè diventa secco con molta facilità.

























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